La storia degli ospedali

L'Azienda Ospedaliera "Civico - Di Cristina – Benfratelli" è l'erede di alcune delle più antiche istituzioni sanitarie della nostra regione.

Come si è detto, i due ospedali che in atto la compongono sono stati riuniti in una istituzione unitaria, identificata come "Ospedale di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione" dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 Agosto 1993. Fino ad allora essi avevano operato come presìdi ospedalieri della Unità Sanitaria Locale n. 58 di Palermo.

*La storia dell'ospedale "Civico" inizia nel 1429, quando, su iniziativa del frate benedettino Giuliano Majali, fu fondato l'"Ospedale Grande e Nuovo" di Palermo, che ebbe come sedi palazzo Sclafani e l'ospedale di San Bartolomeo e derivò dall'accorpamento di una serie di istituzioni assistenziali già attive nella città, come lo stesso San Bartolomeo, San Giovanni dei Tartari, Santa Maria la Mazzara, San Giovanni Battista a Castellammare, San Dionisio l'aeropagita, Santa Maria la Nova, Sant'Antonio e San Giovanni dei lebbrosi.

Nel 1442 fra Giuliano Majali emanò 19 "capitoli" per regolare la vita interna del nosocomio.

Negli anni successivi, all'ospedale "Grande e Nuovo" furono accorpate altre istituzioni di assistenza, fra cui l'abbazia di Santo Spirito, l'ospedale di San Giovanni dei padri Teutonici e i monasteri di San Nicolò.

Nel 1546 i padri Cappuccini costituirono un'"infermeria", in un'area limitrofa a palazzo Sclafani, per rifornire gli ospedali palermitani di erbe medicinali, da loro coltivate nel "Giardino dei semplici".

Nel 1587 fra Sebastiano Ordonez, dell'ordine dei "Fatebenefratelli", fondò un ospedale che prese il nome dello stesso ordine.

Nel 1805 l'Accademia degli studi di Palermo fu trasformata in Università, e l'insegnamento della Medicina fu ospitato nei locali dell'ospedale "Grande e Nuovo".

Nel 1839 l'ospedale "Fatebenefratelli" ospitò la clinica omeopatica diretta dal professor Giuseppe Bandiera.

Nel 1850 fu istituito un ospedale nei locali dello "Spasimo", e in quegli stessi anni l'ospedale fu denominato "Civico", a sottolineare che dipendeva dall'amministrazione civica di Palermo.

Nel 1852 il palazzo Sclafani fu dichiarato bene demaniale e adibito a caserma, per cui tutte le attività assistenziali furono trasferite a San Francesco Saverio, dove veniva istituita anche la Clinica Pediatrica.

Nel 1870 l'ospedale "Civico", dopo la soppressione dei beni ecclesiastici, si accorpò con l'ospedale "Fatebenefratelli".

Nel 1872 venne assunta la denominazione di ospedale "Civico e Benfratelli".

Negli ultimi decenni dell''800 vennero istituite nuove cliniche universitarie, la cui gestione fu affidata all'ospedale "Civico e Benfratelli".

Nel 1907 il presidente dell'ospedale, Ignazio Florio, firmò l'atto di acquisto del terreno in cui è attualmente allocato l'ospedale, e negli anni successivi fu portata a termine la costruzione dei primi tre padiglioni di "Medicina", Chirurgia" e "Maternità".

A partire dagli anni '30 furono gradualmente abbandonati i locali degli ospedali di San Saverio, dello Spasimo e della Concezione e le attività assistenziali furono concentrate nell'attuale sede.


All'interno del "Civico", sono presenti alcune Unità Operative di degenza e cura che afferiscono al dipartimento di Oncologia, allocate presso il padiglione 15 intestato al Professore Maurizio Ascoli pioniere della oncologia a Palermo.

Il padiglione "Maurizio Ascoli" vede le sue origini in un decreto Prefettizio del 1933, che istituì il "Consorzio provinciale per lo studio e la lotta contro il cancro". Tra le istituzioni che fondarono e finanziarono l'iniziativa si annoverano: l'amministrazione degli Ospedali Civili, la Provincia di Palermo, il Comune di Palermo, la Lega nazionale per la lotta contro il cancro e infine il Consiglio Provinciale dell'Economia corporativa.

La prima sede del consorzio fu un padiglione, appositamente edificato nell'antico ospedale della Concezione, inaugurato nel 1935.

Nel 1937 il professor Maurizio Ascoli, direttore della Clinica Medica dell'Università di Palermo e direttore sanitario del consorzio, destina una serie di posti letto della Clinica da lui diretta, al ricovero dei pazienti affetti da patologie oncologiche.

Nel 1945, a seguito della distruzione dell'ospedale della Concezione nel corso degli eventi bellici, fu iniziata l'edificazione dell'attuale sede dell'ospedale, in un'area contigua all'ospedale "Civico e Benfratelli". Successive donazioni ne consentirono l'ampliamento, fino all'assetto edilizio attuale.

Nel 1964 l'ospedale oncologico venne classificato come "ospedale specializzato di prima categoria" e suddiviso in "centro di ricerche scientifiche", "centro di medicina sociale e statistica" e "centro di medicina ospedaliera".

Nel 1969 il Presidente della Regione Siciliana lo classificò come "Ente ospedaliero specializzato", con la denominazione di "Centro ospedaliero per la cura dei tumori".

Nel 2010 in seguito al decreto assessoriale "Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale", pur continuando a mantenere tutte le sue attività di riferimento oncologico la struttura è stata accorpata amministrativamente all'ospedale "Civico".

*La storia dell'ospedale "Di Cristina", che prende il nome da un insigne pediatra, per l'appunto Di Cristina, risale al 1882, quando un comitato cittadino finanziò la destinazione di alcuni locali del convento dell'Annunziata, sito nei pressi dell'antica porta Montalto e già di proprietà dell'Ospedale "Civico", alle cure dei bambini ammalati. I primi due reparti furono quelli di medicina e di chirurgia.

Nel 1904, nelle immediate vicinanze del convento dell'Annunziata, cominciò l'edificazione della sede della Clinica Pediatrica dell'Università di Palermo, di cui era direttore il professor Rocco Iemma. I lavori si conclusero nel 1908.

Nel 1925 l'"Ospedale dei bambini" viene costituito in "ente morale" e affidato alla direzione del titolare della Clinica Pediatrica dell'Università.

Nel 1941 un Regio Decreto istituì il consiglio di amministrazione dell'ospedale.

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